Miei carissimi,
Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose e Laici,
sin dalle origini l’esperienza cristiana fu designata con un’immagine viva e carica di significato: quella di ‘via’, ‘cammino’, in greco ‘odòs’ (ad esempio, gli Atti degli Apostoli usano l’espressione per indicare la dottrina e la fede dei discepoli di Gesù: 9,2; 18,25; 19,9; ecc.). L’immagine dice chiaramente che il cristianesimo non è immobilismo, ma vita, cammino vissuto nella sequela di Colui che è la luce della vita. È Lui che precede, accompagna e sostiene i discepoli: è Lui a rendere bella la vita cristiana, piena di senso e di passione. Cristo non è solo la verità e la giustizia in persona, Cristo è anche la bellezza che salva, ‘il bel Pastore’ (Gv 10,11): la vita vissuta nella sequela di Lui non è solo vera e buona, è anche bella, veramente degna di essere vissuta. Questa bellezza attrae e stimola a camminare per avvicinarci ad essa sempre di più. È la bellezza di Dio a farci pellegrini verso la visione piena del Suo Volto, nel tempo in cui Lui sarà tutto in tutti e il mondo intero sarà la Sua patria.
