L’augurio pasquale di S.E. mons. Bruno Forte alla sua Chiesa particolare

13-04-2006

Carissimi, nelle tre sere di ‘esercizi spirituali per tutti’ (Chieti, 3-5 Aprile) ho ripercorso la bellissima tradizione pasquale ebraica che fa memoria delle ‘quattro notti’ della salvezza: la prima fu quella della creazione o dell’amore umile di Dio nel creare il mondo; la seconda fu la notte di Abramo o della fede da lui dimostrata nell’essere pronto a sacrificare l’Isacco del suo cuore; la terza fu la notte dell’esodo o della speranza liberatrice, quando guidato da Mosè il popolo d’Israele passò il Mar Rosso e si incamminò verso la terra della promessa di Dio, terra del desiderio e della libertà; la quarta è la notte del Messia o dell’Amore crocefisso, notte di solitudine e di abbandono nella consegna amorosa che il Figlio fa di sé alla morte per noi, ma anche – come canta la liturgia della Veglia pasquale – ‘notte beata, in cui Cristo è risorto dagli inferi, notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!’.