Intervista di Alberto Bobbio a Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto

18-07-2007

Perché la Congregazione ha ritenuto necessario scrivere questo documento?

Il bisogno a cui la Congregazione per la Dottrina della Fede ha voluto rispondere con questo testo mi sembra sia quello di aiutare i fedeli ad avere chiara coscienza della identità propria e della Chiesa tutta in un’epoca di identità deboli e di generale insicurezza: il ‘relativismo’, di cui tanto si parla, non è un fenomeno unicamente di cultura ‘alta’, ma tocca la vita quotidiana della nostra gente, in maniera spesso sottile e pervasiva, tale da insinuare equivoci e incertezze, che si riflettono nel disorientamento di molti. Ovviamente, a nulla servirebbe ribadire l’identità se lo si facesse ‘contro’ gli altri e senza stimolare la maturazione di coscienze adulte: l’intenzione della Congregazione è aiutare in positivo la crescita nella consapevolezza e nella serenità della fede, perché la Chiesa tutta e i singoli battezzati corrispondano alle esigenze della missione affidata loro dal Signore con libertà e convinzione, nella piena fiducia della fedeltà di Dio al Suo popolo. Dunque, un’intenzione d’amore e di sollecitudine, perché ogni battezzato viva con maturità e gioia la consapevolezza del tesoro che ci è stato affidato, sia pure in vasi di creta.