‘IL FIGLIO DELL’UOMO, QUANDO VERRÀ, TROVERÀ LA FEDE SULLA TERRA?’ (LC 18,8) LA FEDE E LE RAGIONI DELLA NON CREDENZA

27-09-2007

‘IL FIGLIO DELL’UOMO, QUANDO VERRÀ, TROVERÀ LA FEDE SULLA TERRA?’ (LC 18,8)
LA FEDE E LE RAGIONI DELLA NON CREDENZA
(Ortona, 21 Settembre 2007)
di
+ Bruno Forte
Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto

‘Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!’ (Gv 20,29): queste parole di Gesù all’Apostolo Tommaso – il quale non aveva voluto credere alla testimonianza degli altri discepoli, che avevano visto il Signore – descrivono una beatitudine di grande significato per l’uomo della condizione post-moderna. Si tratta della beatitudine della fede oscura, di quel credere senza vedere, che il razionalismo moderno aveva bollato come ingenuo e insostenibile, e che invece la crisi dell’ideologia moderna e delle sue pretese ha portato a riscoprire come una fonte tutt’altro che inadeguata di conoscenza e di sapienza. Come afferma il teologo russo Pavel Evdokimov, ‘non è la conoscenza che illumina il mistero, è il mistero che illumina la conoscenza.