Veglione di Capodanno in preghiera

 Il bisogno di tornare alla spiritualità

 Come trascorrere il veglione di capodanno 2000, quello che ci condurrà finalmente nel tanto atteso terzo millennio? Semplice: in preghiera! È questa una delle proposte emerse dall’incontro dei rappresentanti dei gruppi, dei movimenti e delle associazioni presenti in diocesi che, assieme all’Arcivescovo e a don Mario Pagan, hanno voluto riunirsi per programmare, unitariamente, alcune linee in comune nei propri cammini. Legati dall’unico cordone ombelicale della Chiesa locale, rinvigoriti dall’invito del Papa nel giorno di Pentecoste di due anni fa, i laici, nelle loro diverse forme di organizzazione e di testimonianza, hanno così condiviso le proprie proposte, ma anche i loro dubbi e le loro esigenze per varcare, insieme, la Porta Santa che chiuderà l’Anno Santo immettendoci nella quotidianità di un nuovo millennio. E, come dato imprescindibile, è emerso il bisogno di spiritualità. Da qui l’idea, caldeggiata dall’Arcivescovo, di vivere una significativa esperienza proprio la sera di Capodanno quella che, fra tutte le notti dell’anno, è tradizionalmente considerata la più frivola e ‘peccaminosa’. «Sarà il Giubileo dei gruppi ecclesiali ‘ ha spiegato l’Arcivescovo ‘ che si riuniranno a Chieti, in cattedrale, dalle 20 alle 22 del 31 dicembre. Certo, è una bella scommessa, ma anche la testimonianza, più vera e concreta, della nostra fede di fronte alla città». Una sfida, appunto, ma anche un’opportunità per iniziare, nel nome del Signore, il nuovo anno che ci viene donato.
Ma le proposte non finiscono. Di grande importanza, infatti, il convegno diocesano che vedrà riunita tutta la Chiesa locale il 3 e il 4 gennaio nella parrocchia dei XII Apostoli a Chieti Scalo per riflettere sul tema: ‘Matrimonio e famiglia: risorsa pastorale’. «Già da alcuni anni ‘ ha continuato l’Arcivescovo ‘ celebriamo a gennaio i convegni diocesani, opportunità di grazia e di incontro per tutta la nostra Chiesa. Quest’anno vogliamo soffermarci su un tema a me molto caro e di enorme importanza: la famiglia».
E poi la chiusura di questo Anno Santo: «Il convegno ‘ ha evidenziato ‘ non si concluderà con una celebrazione eucaristica; ci ritroveremo, invece, tutti insieme il 5 gennaio, nella cattedrale di Chieti alle 16,30 e nella concattedrale di Vasto alle 19, per la solenne chiusura della Porta Santa. Quel giorno non ci saranno messe nelle parrocchie, proprio per permettere a tutti di partecipare, diocesanamente, a questo momento tanto importante». Un ripensare alla spiritualità, dunque, è l’invito e l’impegno della nostra Chiesa alle soglie, di speranza e di grazia, del nuovo millennio.