Ricordo dell’Arcivescovo di padre Giuseppe Lucarelli

Reverendo e caro P. Giulio Capetola,

ho appena appreso della nascita al cielo del carissimo P. Giuseppe Lucarelli, che da poco aveva compiuto sessant’anni di sacerdozio. Lo ricordo come un uomo profondamente buono, dal volto sempre illuminato dal sorriso e di una grande carità pastorale. Ho avuto la grazia di conoscerlo bene nel tempo del ministero da Lui svolto nell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, a me affidata, dove è stato testimone di Cristo convinto, radioso e innamorato, nelle comunità parrocchiali di Roccamontepiano, Villa Santa Maria, Montelapiano, Montebello sul Sangro…
La Sua gioia contagiosa nasceva dalla fedeltà alla prolungata adorazione eucaristica, sull’esempio del Fondatore dei Chierici Regolari Minori San Francesco Caracciolo: P. Giuseppe amava con generosità e slancio perché si sentiva amato dal Signore e dall’incontro costante con Lui, presente nel sacramento dell’altare, attingeva attenzione, premura, accoglienza e spirito di servizio al prossimo.
Possa ora in cielo pregare per tutti noi, che preghiamo per Lui: e l’incontro con la Vergine Madre Maria, da Lui tanto amata, con San Francesco Caracciolo, modello e ispiratore delle Sue scelte, e con la meravigliosa famiglia dei Santi e dei Beati, gli sia giusta ricompensa a una vita spesa con fede e amore, contagiando tutti con la Sua letizia vera e la Sua speranza operosa.
Grato a Dio per il dono che P. Giuseppe è stato in mezzo a noi, assicurando il suffragio per Lui nella Santa Messa, saluto e benedico con affetto tutti i membri della Famiglia caracciolina, uniti nella preghiera fedele e nello slancio al tempo stesso contemplativo e apostolico, proprio della spiritualità caracciolina

+ Bruno Forte
Arcivescovo di Chieti-Vasto