Messaggio per la Quaresima 2014

L'Altro accanto a noi. La vita di Mosè e la nostra

“Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia… Si devono curare le ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto… E bisogna cominciare dal basso”. Queste parole di Papa Francesco ci aiutano a comprendere quanto siano importanti per la Chiesa, come per ogni cristiano, l’attenzione e l’impegno per gli altri, da vivere guardando a Gesù, che “si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà” (cf. 2 Cor 8, 9), come ci ricorda il messaggio per la prossima Quaresima dello stesso Vescovo di Roma. Aprire gli occhi di fronte ai bisogni dell’altro non è, tuttavia, scontato: occorre educarsi a farlo.

La vita di Mosè può aiutarci, perché la sua è la storia di una vera e propria scoperta progressiva degli altri per cui vivere e da amare. In questa Quaresima propongo perciò alla comunità diocesana la figura di Mosè, col desiderio di aiutare tutti a compiere una rinnovata scelta della carità come stile di vita, specialmente nel tempo che ci prepara alla Pasqua, così propizio alla conversione e alla rinascita in Cristo.