Misure anti-Covid raccomandazioni

Chieti, 14 gennaio 2022

Carissimi Parroci, care Catechiste, cari Catechisti

su mandato dell’Arcivescovo, alla luce di come sta evolvendo la situazione dei contagi nella nostra Regione e nel nostro territorio diocesano, vi scrivo per condividere alcune considerazioni e offrire qualche suggerimento.
La Conferenza Episcopale Italiana, in data 10 gennaio 2022, ha pubblicato una nota (che trovate in allegato alla presente) nella quale vengono ribadite le norme e le indicazioni per le celebrazioni e le attività pastorali nelle parrocchie in tempo di pandemia. Un aspetto importante da sottolineare è che non è richiesto il Green Pass per poter partecipare alle liturgie, come alle attività di catechesi. Tuttavia viene ribadita la necessità di utilizzare tutte le altre forme di prevenzione già conosciute insieme consigliando l’utilizzo delle mascherine FFP2, ricordando, altresì, tutte quelle che sono le norme vigenti o che a breve lo diventeranno per la società civile. La nota fa anche luce su un equivoco alimentato dai media circa le “cerimonie religiose”: viene chiarito che il testo legislativo non si riferisce a quanto avviene in chiesa durante la celebrazione di battesimi, matrimoni, etc. (già normato dagli accordi tra CEI e Governo italiano), ma alle seguenti feste o banchetti offerti dalle famiglie in tali circostanze.
Per quanto riguarda il nostro specifico, la catechesi, voglio segnalare una situazione concreta. Dall’ascolto di diversi confratelli è emerso il dubbio circa l’opportunità, in questo momento, a riprendere o proseguire le attività di catechesi soprattutto con bambini e ragazzi. La difficoltà di accogliere e gestire gruppi di bambini e pre-adolescenti nelle condizioni attuali, in spazi sovente angusti e con numeri di catechisti non sempre sufficienti, sta creando non poche complicazioni e l’eventualità di esporre catechisti, collaboratori parrocchiali e ragazzi stessi alla possibilità del contagio può essere alta. A questo si aggiungono le reticenze delle famiglie e dei catechisti stessi. Diverse parrocchie hanno già scelto di sospendere in toto la catechesi o anche solo per alcune fasce d’età fino alla fine di Gennaio.
A tale riguardo mi permetto di suggerire alcune possibilità.
Nel caso si scelga di proseguire o riprendere dopo la pausa natalizia è importate ricordare alle famiglie la responsabilità circa la tempestiva comunicazione in caso di positività del proprio figlio o del contatto con qualcuno positivo, a scuola o altrove.
Lì dove è possibile, si pensi a ridurre ulteriormente l’afflusso di bambini e ragazzi nello stesso giorno ed alla stessa ora.
Non si tralasci nessuna delle prassi già in uso circa l’igienizzazioni personale e degli ambienti.
Nel caso si scelga per la sospensione delle attività di catechesi, si dia un termine cronologico di riferimento, ad esempio la fine di Gennaio, tempo utile, soprattutto nelle parrocchie di paese, per valutare la curva dei contagi in modo particolare nella popolazione scolastica.
Valutando le situazioni concrete, si può anche decidere di sospendere le attività in presenza per alcune fasce d’età e riprenderle solo con altre.
Sempre nel caso si decida per la sospensione temporanea delle attività di catechesi, si preveda una forma alternativa che potrebbero essere delle schede o delle attività da realizzare a casa con l’aiuto dei genitori ( a tale riguardo, se qualche parroco o catechista avesse bisogno, l’Ufficio catechistico Diocesano è a disposizione per offrire supporto, suggerimenti e sussidi).

Non essendoci una soluzione ideale o valida per tutti, mi auguro che ciascuna comunità scelga la via migliore tenendo conto delle condizioni reali e delle possibilità concrete, senza escluderne nessuna.
Confidando nella buona volontà e nel buon senso di ciascuno, vi saluto cordialmente e resto a disposizione per ogni chiarimento.

Il direttore , don Gilberto Ruzzi
con l’Equipe dell’UCD