Lettera ai sacerdoti in tempo di Coronavirus

Carissimi Fratelli nel sacerdozio,

so che alcuni di Voi hanno trovato difficoltà nell’accettare la disposizione con cui, per quest’anno 2021 a causa della pandemia in atto, vietavo di distribuire le candele nel giorno della Presentazione di Gesù al tempio (Candelora) e di fare l’unzione della gola nel giorno della memoria di San Biagio. Pensavo che fosse chiara la motivazione del mio provvedimento: evitare ogni possibile forma di diffusione del virus, che si aggira fra noi.

La situazione della pandemia è ancora molto seria: il virus c’è, in forme anche più aggressive di prima. Questo mi era stato detto e oggi mi è stato ampiamente confermato quando alle 15,00 ho benedetto all’Ospedale Clinicizzato di Chieti un nuovo reparto totalmente destinato ai malati di CoVid19 con attrezzature di cura di primissima qualità. Anche dal dialogo con i responsabili della ASL Chieti – Lanciano – Vasto è emersa l’importanza di esercitare la massima prudenza, con responsabilità e attenzione specialmente ai più deboli, in tutte le circostanze possibili. Mi è stato anche detto che alcuni continuano ad agire con superficialità, come se il virus non potesse attaccarli: questo è falso e pericoloso, per sé e per gli altri, come dimostra l’aumento dei contagi anche fra ragazzi e giovani. Confermo pertanto la disposizione di non procedere a unzioni per tutti anche per il giorno 11 febbraio, Giornata Mondiale del Malato, in cui spesso si tiene la celebrazione comunitaria dell’Unzione degli Infermi. Per quest’anno è bene non farla, riservando ovviamente il sacramento a chi lo chiedesse personalmente per gravi ragioni.

Certo che ora sia più chiaro a tutti il perché di queste disposizioni, Vi chiedo di osservarle scrupolosamente in nome dell’obbedienza promessa al Vescovo nel giorno dell’ordinazione e con senso di responsabilità per il bene di tutti. La preghiera e la speranza sono che questa grave prova duri il meno possibile, anche se le previsioni più diffuse non sono gran che ottimiste.

Aggiungo infine la preghiera che ho scritto all’inizio della pandemia e che mi risulta sia tuttora pregata in molte lingue e in tante parti del mondo, anche per la sua brevità ed essenzialità, per pregarla ancora insieme: Signore Gesù, Salvatore del mondo, speranza che non ci deluderà mai, abbi pietà di noi e liberaci da ogni male! Ti preghiamo di vincere il flagello di questo virus, di guarire gli infermi, di preservare i sani, di sostenere chi opera per la salute di tutti, di accogliere nella Tua pace chi ha lasciato questa vita. Mostraci il Tuo Volto di misericordia e salvaci nel Tuo grande amore. Te lo chiediamo per intercessione di Maria, Madre Tua e nostra, che con fedeltà ci accompagna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen!

+ Bruno