Giornata Missionaria Mondiale 19 ottobre

Messaggio dell’Arcivescovo mons. Bruno Forte
“Missionari di speranza tra le genti”

Cari Sacerdoti e Diaconi, cari Religiosi, care Sorelle e Fratelli uniti nel Battesimo,
Papa Francesco prima di lasciarci ha voluto inviare un suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale dal titolo “Missionari di speranza tra le genti” con cui raccomandava a tutti di stare accanto ai fratelli in ogni circostanza della vita senza rinunciare all’annuncio del Vangelo: “Seguendo Cristo Signore, i cristiani sono chiamati a trasmettere la Buona Notizia condividendo le concrete condizioni di vita di coloro che incontrano e diventando così portatori e costruttori di speranza”.
A tal proposito il mese di ottobre, che si apre con la memoria di S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, monaca carmelitana e patrona delle Missioni, ci ricorda che il Regno di Dio esige preghiera, sacrificio e amore da parte di tutti per essere presente e operante nel cuore degli uomini; se è vero poi che occorrono missionari nelle terre più lontane, si rendono non di meno urgenti anche tra noi testimoni ed evangelizzatori portatori di speranza. Sempre Papa Francesco scriveva infatti nel suo messaggio: “Animate da una speranza così grande, le comunità cristiane possono essere segni di nuova umanità in un mondo che, nelle aree più “sviluppate”, mostra sintomi gravi di crisi dell’umano…Sta venendo meno, nelle nazioni più avanzate tecnologicamente, la prossimità: siamo tutti interconnessi, ma non siamo in relazione. L’efficientismo e l’attaccamento alle cose e alle ambizioni ci inducono ad essere centrati su noi stessi e incapaci di altruismo”.
C’è bisogno dunque di altruismo verso i vicini e verso i lontani, c’è bisogno di Missione ovunque ma non possiamo assolutamente dimenticare coloro che si trovano nei contesti di minoranza cristiana spesso segnati da violenza, povertà, ingiustizia e persecuzione. Ancora una volta desidero ricordare che preoccupandoci dei cristiani nel mondo, delle fatiche che devono superare anche solo per ritrovarsi a celebrare l’Eucaristia domenicale, delle esigenze legate alla loro formazione, noi stessi riscopriamo la bellezza della Chiesa come unico Corpo di Cristo. Un cristiano non può che avere a cuore la Missione e solo sostenendola, con la preghiera e con proprie risorse economiche, dimostra di aver compreso l’urgente bisogno di Vangelo
Faccio mie le parole di Papa Leone XIV che nel recente discorso all’Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie rifletteva sui due elementi distintivi di queste: “Possono essere definiti comunione e universalità. Come Pontificie Opere impegnate a condividere il mandato missionario del Papa e del Collegio Episcopale, siete chiamate a coltivare e a promuovere ulteriormente tra i vostri membri la visione della Chiesa come comunione di credenti, vivificata dallo Spirito Santo, che ci permette di entrare nella perfetta comunione e armonia della Santissima Trinità. È infatti nella Trinità che tutte le cose trovano unità”.
Con questa consapevolezza vi invito caldamente a pregare per le Missioni e a preparare il cuore per la raccolta missionaria perché sia espressione di vera generosità; approfittiamo di tutte le forme possibili per sensibilizzare i fedeli incoraggiando anche il sostegno all’evangelizzazione attraverso la formula dell’adozione dei seminaristi attraverso l’ufficio missionario.
Affidando tutti all’intercessione amorevole di Maria, stella dell’evangelizzazione, invoco su ciascuno la benedizione di Dio.

+ Bruno
Padre Arcivescovo

Comunicato dell’Ufficio Missionario Diocesano

Al servizio della speranza

Carissimi, il nostro ufficio missionario diocesano ha una lunga tradizione di collaborazione con le Pontificie Opere Missionarie e nell’avvicendamento dei Direttori da Mons. Antonio Graziani a Mons. Michele Carlucci ad oggi ha tentato di incoraggiare una sensibilità verso quelle terre di prima evangelizzazione sostenendo opere ancora valide come centri di evangelizzazione, scuole, chiese e cappelle senza trascurare aiuti a centri sanitari in India, Africa e America Latina. Grazie al vostro aiuto anche il 2024 ha visto l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto come prima nell’Abruzzo-Molise (e decima in tutta Italia) per aiuti a quelle Opere che sono espressione della Chiesa Universale per le giovani Chiese.
Le Pontificie Opere risultano indispensabili per raccordare le richieste di aiuto e sostenere una rete di preghiera e sacrificio della Chiesa per il mondo; Papa Leone XIV nel suo recente discorso all’Assemblea Generale – che riportiamo anche all’interno dell’Amico del Popolo – esprime gratitudine “per il servizio offerto, che è indispensabile per la missione di evangelizzazione della Chiesa, come posso testimoniare personalmente dalla mia esperienza pastorale negli anni di ministero in Perù”. E continua dicendo: “Le Pontificie Opere Missionarie sono effettivamente il «mezzo principale» per risvegliare la responsabilità missionaria di tutti i battezzati e per sostenere le comunità ecclesiali nelle aree in cui la Chiesa è giovane”.
Ci rallegriamo quindi perché nel 2024 le nostre comunità parrocchiali insieme a singoli benefattori hanno versato la somma complessiva di € 122.357,00 segnando un incremento positivo rispetto all’anno precedente del +10% con la soddisfazione di notare una crescita del numero di Parrocchie che si sono lasciate coinvolgere nelle offerte del + 24%.
Non possiamo però fermarci ai numeri perché tanto bisogna ancora lavorare su un arricchimento spirituale che parta dalla conoscenza delle risorse e delle fatiche di quei popoli che sembrano lontani ma che ormai fanno parte del nostro quotidiano e sui cui non possiamo chiudere gli occhi del cuore. Conoscere il cammino bello e faticoso dei cristiani nel mondo arricchisce anche noi, ci rimotiva e contribuisce a vincere la cultura del lamento piuttosto diffusa in Occidente. Il Vangelo è un potenziale di umanità e speranza perché è fondato sulla visita di Dio nella storia di ogni uomo in ogni tempo.
Oltre alle raccolte delle Giornate Missionarie è bello ricordare che i nostri fedeli possono fare tanto bene sia adottando i seminaristi nei diversi Seminari sostenuti dalla Pontificia Opera S. Pietro Apostolo sostenendo così l’evangelizzazione del futuro sia continuando a sostenere progetti per bambini nelle scuole e nei collegi cristiani attraverso le proposte dell’Infanzia Missionaria.
La maggior parte del lavoro e delle risorse del nostro ufficio viene impiegato per le PP.OO.MM., ma grazie ad alcuni contributi di benefattori e a raccolte straordinarie effettuate in singole Parrocchie siamo riusciti ad aiutare anche altre realtà che ci sono state segnalate. Per citarne alcune abbiamo inviato intenzioni di Sante Messe in India e in Messico, elargito contributi per l’Ospedale “St Mary of Leuca” di Madurai in India, per il Lebbrosario “St Joseph’s” di Tuticorin in India e per il Cottolengo Society Tuuru Mission a Meru in Kenia.
Sappiamo inoltre che diversi tra voi si danno da fare inviando aiuti direttamente a comunità di consacrate e consacrati sparsi nel mondo e anche questo è motivo di gioia e di vanto per la nostra Diocesi. Continuiamo a mantenere questi contatti che allargano gli orizzonti e, se possibile, mettiamo a conoscenza l’ufficio missionario di queste iniziative in modo da avere un quadro ancora più dettagliato degli aiuti inviati.
Vi incoraggio ancora una volta nel mese di ottobre a concentrare le iniziative solo per le Pontificie Opere preparando in modo particolare la Giornata Missionaria del prossimo 19 ottobre; anche le comunità tenute da Religiosi in questo mese sono chiamate ad esprimere la loro comunione con il Papa rimandando ad altri periodi le raccolte per le “proprie” missioni. Diamo fiducia alla Divina Provvidenza e non ci mancherà nulla per fare tutto il necessario.
Con affetto, con stima, con gratitudine vi saluto e vi auguro un buon ottobre missionario.

Don Domenico Spagnoli
Direttore