Se tu conoscessi il dono di

Nell’affidare questi pensieri ai sacerdoti e agli sposi, ambedue impegnati nel servizio di una comunità che può essere ben definita “famiglia di famiglie”, vorrei consegnarvi un momento della mia vita dal quale è nata la convinzione di un generoso impegno pastorale a favore del matrimonio.

Era il 1974. In una fredda serata d’inverno bussarono alla porta della parrocchia due giovani ragazzi; erano fidanzati e manifestarono il desiderio di sposarsi nell’estate successiva. Mi dissero: “Vogliamo capirci qualcosa”. Cominciammo a conoscerci, a farci anche delle confidenze tanto che i due giunsero in breve tempo a celebrare la misericordia di Dio.

Ricordo che essi sembravano sciogliersi e spiritualmente rinnovarsi ogni volta che più intensamente si progrediva nella comprensione della vocazione sponsale e della chiamata alla santità. Celebrarono il matrimonio con semplicità, ma con gioia. Ebbero tre figli. Sono tuttora generosi e pieni di entusiasmo. Mi dissi allora: “Perché non cominci a fare così con tutti i fidanzati che si presentano per il matrimonio?”. Lo feci e tuttora mi sento spiritualmente arricchito dall’incontro con quanti, fidanzati o sposi, chiedono di essere accompagnati a scoprire il grande “dono di Dio” sulla loro vita.

La mia è solo una testimonianza che vuole incoraggiare in quello che è ormai anche una necessità pastorale.