Proposta di riflessione sui “passi” d’un condiviso cammino sinodale

l. Alcune considerazioni previe
l. Il Sinodo diocesano è un’impresa non facile: non è un’azione, è un’opera che vuole il coinvolgimento di tutti (almeno di molti), tanto ascolto, decisione nei propositi, disponibilità a collaborare, chiarezza di veduta, diverse competenze, coordinazione di forze. E’ cosi complesso il Sinodo che non è nemmeno il caso di dire che “si sa come comincia e non si sa come si finisce”, perché, a dire il vero, non si sa bene nemmeno come cominciare.
Si tratta, infatti, di un’esperienza ecclesiale intricata, che, benché regolato codicialmente e da disposizioni della Santa Sede, è anzitutto uno degli eventi di grazia più importanti d’una Chiesa diocesana, nel quale essa impegna totalmente se stessa, anzitutto con la sua identità misterica e, come facilmente possiamo capire, il mistero non si lascia geometrizzare, non si lascia misurare.