Lettera ai giovani

Miei carissimi Giovani,sono il vostro vescovo, il padre e il fratello che Dio ha scelto come guida della nostra Chiesa diocesana in quest’epoca così ricca di sfide e di attese, che ci è dato di vivere. Vi scrivo perché siete al centro dell’attenzione del mio cuore, specialmente in questo tempo in cui su invito di Papa Francesco tutta la Chiesa riflette su di voi, con voi e per voi, preparandosi al prossimo Sinodo dei Vescovi a voi dedicato. Non vi scrivo per dirvi che cosa dovete fare, ma per invitarvi a sognare, certo che – se saprete sognare a occhi aperti – la vostra vita potrà diventare un po’ alla volta quello che di più bello sognate. È quello che è successo anche a me da quando ho incontrato Gesù ed ho scoperto la mia vocazione: è anche per questo che ve ne parlo! Il sogno che intendo non è fuga dalla realtà o presunzione di realizzare l’impossibile: è, invece, la sfida a volare alto, a vedere l’invisibile e ad amare con l’amore che viene da Dio, quell’amore che ci invita a fare della nostra vita la realizzazione del Suo progetto per ognuno di noi, spendendola con gioia al servizio Suo e degli altri. Dom Helder Camara – un vescovo brasiliano vissuto alcuni anni fa, vero testimone di Gesù, amico e servitore dei poveri – amava ripetere: “Beati quelli che sognano: porteranno speranza a molti cuori e correranno il dolce rischio di vedere il loro sogno realizzato”….