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Comunicato dell'Arcidiocesi


Nota sulla comunione eucaristica e l’acqua benedetta

Carissimi tutti,

l’Arcivescovo dispone che è possibile ripristinare l’uso delle acquasantiere nelle chiese del territorio diocesano, mentre per quanto riguarda la distribuzione della Comunione nella nostra Arcidiocesi i fedeli continuino a ricevere l’Eucaristia sulla mano.

Si ricordano le indicazioni date nella Istruzione dell’Episcopato Italiano del 19 luglio 1989 “Sulla comunione eucaristica (e tuttora vigenti, come ricordano le Precisazioni della CEI all’OGMR, n. 13):

4. Il fedele che desidera ricevere la comunione sulla mano presenta al ministro entrambe le mani, una sull'altra (la sinistra sopra la destra) e mentre riceve con rispetto e devozione il corpo di Cristo risponde «Amen» facendo un leggero inchino. Quindi, davanti al ministro, o appena spostato di lato per consentire a colui che segue di avanzare, porta alla bocca l'ostia consacrata prendendola con le dita dal palmo della mano. Ciascuno faccia attenzione di non lasciare cadere nessun frammento.

Le mani si devono presentare - come richiede il suddetto documento - assolutamente non coperte con fazzoletti o altro, per nessuna ragione. Prima di ricevere la Comunione, il fedele fa’ un gesto di riverenza (un inchino) e, appena ricevuta l’ostia, la porta alla bocca nelle modalità indicatedal suddetto documento. Secondo la tradizione della Chiesa sia d’oriente che d’occidente non è mai lecito baciare il Pane consacrato, in ragione della sua suprema santità.
Vi saluto fraternamente.

Don Guido Carafa
Cerimoniere Arcivescovile





Chieti, 12 aprile 2024