l’astensione per amore di tutti

11-06-2005

È presupposto fondamentale di ogni autentico ordinamento democratico che la vita umana non possa essere messa ai voti. Chi definisce barbarie i genocidi del Novecento, chi ritiene che la pace debba essere costruita per la via del dialogo e della giustizia e non con le armi che provocano inevitabilmente distruzione e morte, presuppone un valore assoluto da rispettare da parte di tutti: quello della vita umana e del suo carattere sacro e inalienabile in ogni fase della sua esistenza.

Ecco perché ritengo che al prossimo referendum sia giusto non andare a votare: e questo ‘ oltre che per profonde ragioni etiche ‘ anche e precisamente per una ragione civile, quella della difesa della nostra democrazia, rifiutando ciò che potrebbe farla scadere nella condizione in cui il sopruso di alcuni potrebbe esercitarsi a scapito di altri, specialmente dei più deboli.