LA DOMENICA GIORNO DELLA CHIESA L’EUCARISTIA CUORE DELLA DOMENICA

20-05-2005

Perché i martiri di Abitene ‘ voce dei discepoli di Cristo d’ogni tempo ‘ affermano: ‘sine dominico non possumus’ (Acta martyrum, cap. XII) ? Che cosa li spinge a dare la vita piuttosto che rinnegare il pane del cielo (‘dominicum [corpus – mysterium]’), il giorno del Signore (‘dominicum [diem]’), e l’assemblea santa, centro e cuore di esso? La risposta a queste domande si muove su tre piani: i martiri hanno compreso che il tempo è lo splendore di Dio e la domenica lo splendore del tempo; inoltre, essi percepiscono che se la Chiesa è il sacramento del mondo, la domenica è giorno della Chiesa in quanto celebrazione del senso della vita e della storia in rapporto all’eterno; infine, al centro della domenica, giorno della Chiesa, rivelazione del tempo, essi riconoscono l’eucaristia, culmine e fonte della vita ecclesiale, luogo della bellezza che è la salvezza del mondo. Su chi presiede l’eucaristia per disposizione divina e nella continuità della successione degli Apostoli e su chi vi partecipa con fede si proietta così una luce, che rischiara il senso della loro missione in rapporto al mondo e alla Chiesa, al servizio della storia della salvezza personale e di tutti.