CITTÀ SOSTENIBILE E SVILUPPO UMANO DALLA ‘CITTÀ NOMADE’ ALLA ‘CITTÀ FELICE’

11-01-2007

(San Salvo, Chieti, 10 Gennaio 2007)
1. Quali idee e quali fatti possono essere portatori di un futuro più umano per le nostre città? La risposta a questa domanda non può che partire da una riflessione sulla nascita e il carattere originario delle città: secondo il libro della Genesi (4,16-17) il primo fondatore di città è Caino, in fuga dall’Eden dopo l’omicidio del fratello. Egli va verso oriente – luogo dell’originario -, nomade nostalgico di una patria perduta. Divenuto padre, il nomade decide di fermarsi e costruisce una città, cui dà il nome del figlio, Enoch (dalla stessa radice di Hanukka, la festa dell’inaugurazione, delle luci, del nuovo inizio). Il senso del racconto è chiaro: la città è protezione, difesa, luogo in cui custodire l’identità, che i figli perpetuano nel tempo in sempre nuovi ritorni. Essa nasce da un movimento centripeto, da un’esigenza di stabilità, dove la rassicurazione rispetto agli altri si coniuga all’affermazione di sé e della propria discendenza…