Un mondo alla rovescia

 Bottega del commercio equo e solidale

 “Un mondo alla rovescia”, dove i poveri non sono tali e i ricchi si impegnano per promuovere la solidarietà; “Un mondo alla rovescia”, in cui finalmente sono i Paesi del Terzo Mondo a promuovere i loro prodotti, senza essere sfruttati dalle multinazionale; “Un mondo alla rovescia”, infine, per un commercio equo e solidale, come la Bottega di Chieti che porta questo nome, sorta un anno fa per promuovere il commercio con l’America Latina, l’Africa e l’Asia, luoghi dove la gente vive in estrema miseria e dove il gioco della vita si fa più duro, costretto a cedere ai ricatti e allo sfruttamento delle multinazionali.
Sono nate per porre rimedio a questa drammatica situazione le 250 Botteghe del Terzo Mondo in Italia, cinque delle quali sono in Abruzzo. Quella di Chieti, aperta il 1° dicembre dello scorso anno, vanta già dati incoraggianti: buona l’attività commerciale (anche se il margine di guadagno è basso dal momento che il 45% del prezzo del prodotto viene corrisposto al produttore) ma, soprattutto, ottima l’attività di formazione e di sensibilizzazione per sviluppare una nuova cultura della solidarietà. Oltre 50, infatti, sono stati i banchetti allestiti nelle scuole, presso le chiese e i paesi per informare le persone sulla validità dell’iniziativa. Un impegno grande, realizzato grazie alla volontà di 34 soci, venti dei quali si alternano al coordinamento del negozio e agli altri due gruppi di promozione esterna e di formazione che prevede l’Associazione. E per il primo anniversario della Bottega, grande festa per tutta la cittadinanza. A ruba sono andati i prodotti alimentari offerti; caffè, cacao, tisane e spezie sono infatti molto richiesti. Ma vengono venduti anche i manufatti artigianali ed etnici, opere ‘curiose’ per la nostra sensibilità occidentale ma con il sapore di un aiuto concreto e solidale. E, per il Natale imminente, siamo sicuri che la Bottega sarà davvero uno scrigno prezioso dove acquistare i regali.