Orientamenti per la catechesi e la formazione dei catechisti

Presentazione

Un cordiale saluto pieno di riconoscenza a tutti voi catechisti dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto. La mia gioia è grande nel vedervi costantemente impegnati nel ministero dell’annuncio evangelico così essenziale e centrale nella vita della Chiesa.

Nelle visite alle parrocchie ho sempre modo di incontrarvi e di apprezzare il vostro lavoro compiuto con umiltà, semplicità e molte volte anche con grandi sacrifici.

Il vostro servizio, cari catechisti, è fondamentale nella edificazione della comunità cristiana. Di qui nasce l’urgenza, sentita e manifestata da molti di voi, di avere tra le mani un sussidio pastorale diocesano con alcuni Orientamenti per la Catechesi e la Formazione dei Catechisti.

Questo sussidio intende:
– offrire dei criteri aspiratori e delle modalità concrete per la formazione dei catechisti;
– fornire dei contributi per conoscere ed attualizzare il Progetto Catechistico Italiano, individuando diversificati itinerari di fede;
– proporre un nuovo stile evangelizzante nelle nostre parrocchie.

I destinatari di questo sussidio pastorale sono le comunità cristiane e in esse, in modo particolare, i catechisti e coloro che hanno l’incarico della formazione degli evangelizzatori.

Scrivevo nella Lettera al Clero e al Popolo sulla Visita Pastorale: “L’urgenza più seria delle chiese, anche della nostra, non può essere che il credere. Dobbiamo far crescere in noi un forte sentire di credenti che ci fa collocare nell’orizzonte di Dio gioie, dolori, eventi e scelte importanti che tessono l’intera vita” (La porta stretta, Chieti 1997, p. 27).

Ridiamo, carissimi, il primato alla fede. Risulta già spontaneo al nostro spirito pensare che Dio custodisce e coltiva, con continue iniziative di grazia, la nostra esistenza: ci salva, ci fa figli, ci divinizza; è questo il linguaggio familiare della fede che decifra la nostra vita presente e sa dire cose serie sul nostro futuro.

Maria, la prima credente, che ha evangelizzato Cristo portandolo come dono di salvezza ad Elisabetta e a Giovanni (cfr Lc 1,41), aiuti le nostre comunità diocesane a nutrirsi di Cristo e ad annunciarlo con gioia fedele.

+ EDOARDO, Arcivescovo

Chieti, 21 novembre 1997

Memoria della Presentazione della B.V. Marta