«Non darci oggi il nostro pane quotidiano»

 Il Giubileo dei celiaci a Casalbordino

 Un Giubileo davvero singolare, quello celebrato il 9 dicembre dai malati di celiachia coloro che, per farla breve, non possono assumere l’ostia perché intolleranti al glutine, principio essenziale alla composizione del pane eucaristico oltre che proprietà presente in un gran numero di alimenti.
A concelebrare nel santuario di Casalbordino con l’Arcivescovo, c’era don Silvio Santovito, parroco di Roccaspinalveti che, per aver manifestato i segni di questa malattia, ha sottoposto il problema alle cronache nazionali. Ora don Silvio sta bene ma all’inizio, prima che fosse individuata la causa della sua sofferenza, il giovane sacerdote ha rischiato davvero molto. «Con la dieta che sto seguendo ‘ ha spiegato ‘ la mia vita è migliorata». Tanto da mangiare la torta per il suo compleanno, festeggiato pochi giorni fa? «Sì ma senza glutine, naturalmente!».
La celiachia è una malattia molto diffusa, a dispetto della sua scarsa conoscenza. In Abruzzo, iscritti all’associazione che riunisce questi malati, ne sono circa 400 che, sabato pomeriggio, si sono riuniti per vivere un momento ecclesiale, sottolineando la difficoltà che vivono in ogni celebrazione ma, allo stesso tempo, testimoniando la speranza e la volontà di comportarsi con serena accettazione. «È nell’Eucarestia che troviamo Cristo», ha ricordato l’Arcivescovo a coloro che, invece, non possono mangiare del pane eucaristico. «Vi accosterete per questo ‘ ha spiegato ‘ nel modo a voi più congeniale a questo sacramento; non è importante il modo di prendere Gesù, ma quello di accoglierLo».
E così è arrivato il momento della comunione. Con ostie senza glutine (e per questo senza nessuna valenza sacramentaria) intinte nel vino, i malati hanno ricevuto il sangue di Cristo: perché l’Eucarestia, per essere valida, può essere dai fedeli fatta indifferentemente sotto una delle due specie.
E dopo la messa, nel più autentico spirito natalizio, i celiaci si sono scambiati gli auguri con un momento di convivialità: tavoli pieni di dolci, naturalmente realizzati con farina speciale senza glutine. E, tra tutti, un buon panettone, fatto con fecola di patate!