Cronache del Sinodo

Famiglia e Sinodo

1. Nella luce di Cristo

Un nuovo secolo e millennio si aprono per la nostra chiesa diocesana nella luce di Cristo. Ma non tutti vedono questa luce e ne condividono la necessità. Noi abbiamo il compito di esserne il riflesso, visto che la Chiesa dipende da Cristo-Sole di cui riflette la luce.
Non possiamo togliere agli uomini del nostro tempo il diritto di conoscere e amare Cristo. Come è stato ripetuto da sedi autorevoli, l’annuncio di Lui è la più grande carità di cui gli uomini abbiano bisogno. Ora l’occasione del grande evento del Sinodo diocesano richiede lo stesso entusiasmo dei cristiani della prima ora. Possiamo contare sulla forza dello stesso Spirito che ci spinge a rimettere Gesù al centro, sorretti dalla speranza che non delude.
Un annuncio valido e completo di Lui ci costringe però a una nuova impostazione dell’azione pastorale, a una verifica della sua validità e del suo metodo operativo. Una considerazione è da premettere: è indubbio che la proposta cristiana ha in sé qualcosa di “sovversivo”, nel senso di capovolgimento di certi modi di vivere e di certi comportamenti. Diversamente non ci sarebbe stata la croce di Cristo. Pertanto da molti si stenta a capirla e accettarla. Dice l’Apostolo “Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente per poter discernere la volontà di Dio su ciò che è buono e a lui gradito”. In questa lettera ai Romani (12,2) Paolo denuncia la triste situazione del mondo, che è sotto l’opera del maligno e i suoi frutti sono evidenti. Non parla però dei valori da contrapporre ai mali e vizi esposti, ma solo annuncia Cristo come l’unico Signore che dà vita a una storia nuova.