Domandate Pace per Gerusalemme

 L'appello dell'Arcivescovo per il venerdì Santo

 «Domandate pace per Gerusalemme!». Le parole del Salmo appaiono, in questo momento, ancor più attuali e urgenti. In un momento in cui gli attentati e le rappresaglie si sono drammaticamente intensificati, c’è bisogno anche del nostro impegno perché, sulle parole delle Santo Padre, tacciano le armi. «Cambiare strada»: è stato il monito del cardinale Camillo Ruini, presidente della Cei, nell’apertura del Consiglio permanente dei vescovi italiani. La «spirale perversa» in cui è avvolta la Terra Santa, «apparentemente senza via d’uscita», in realtà «conferma quanto sia sbagliata e rovinosa la presunzione di poter imporre con la forza delle armi la soluzione ritenuta per sé più sicura e vantaggiosa».
Si susseguono dalla Terra Santa gli appelli alla comunità internazionale perché faccia il possibile per mettere fine alla violenza e promuovere «una pace giusta». A lanciarli sono i cristiani che vivono in Terra Santa; i capi delle Chiese cristiane, accorati, hanno fatto appello a israeliani e palestinesi affermando: «Siamo rattristati dal vedere sempre più vedove, orfani, padri e madri in lutto da ambo le parti. (‘) È questo il futuro che vogliamo per i nostri figli? (‘) Crediamo che i popoli di Israele e Palestina siano chiamati ad essere partner in un pace storica».
Anche noi, cattolici di Italia, siamo chiamati ad impegnarci per promuovere la pace; e anche a noi di Chieti-Vasto è chiesto un contributo di generosa disponibilità affinché la speranza trovi ‘casa’ in Gerusalemme. Anche per questo, vi invito a sostenere la Colletta per la Terra Santa che, in tutte le parrocchie, si svolgerà il venerdì santo: siate generosi nel dare!
Il nostro gesto d’amore consoli il nuovo ‘pianto’ di Gesù su Gerusalemme, lì dove i suoi discepoli oggi vivono la loro dolorosa passione.
Con la mia benedizione.