A voi giovani

Carissimi giovani,
da tempo nutrivo il desiderio di scrivervi per continuare il dialogo franco e diretto che ho con voi attraverso gli incontri promossi nelle comunità parrocchiali o nelle scuole.

Di fronte al ripetersi quasi quotidiano di eventi di morte, prevalentemente conseguenza dell’uso di droghe, di sostanze da “sballo”, o dello “scriteriato” correre in moto o in auto, alla ricerca di “eccitazioni”, che non hanno nulla del valore della libertà e della sapienza, come Padre e Maestro di questa Diocesi, affidata da Dio alle mie cure pastorali, devo dirvi con amore “vivete con saggezza e non rattristate l’amore delle vostre famiglie”.

– Conosco ed apprezzo la vostra generosità, ammiro l’immediatezza dei comportamenti con cui cercate di smascherare le paure e le falsità di noi adulti.

– Godo nel sapervi impegnati in gesti di solidale compagnia con chi è più debole.

– Sono lieto per la vostra fede che avete il coraggio di testimoniare con vivacità e franchezza.

– Prego per il vostro impegno orientato a definire la vostra identità dentro una storia che si rivela non affatto autentica rispetto ai valori umani.

– Lotto con voi affinché abbiate una scuola maestra di formazione e poi un lavoro che dia dignità alla vostra vocazione di uomini e donne.

– Condivido con voi l’indignazione, (non assenteismo), verso una politica che non conosce nessun vostro volto e non progetta con voi il futuro.

– So anche del vostro imbarazzo per una Chiesa che non sempre vi offre l’abbraccio e la consolazione di madre.

– Guardo ai vostri cuori spezzati quando siete costretti a dividervi l’amore dei vostri genitori che, per ragioni che solo Dio può conoscere, hanno abbandonato la casa dove siete nati;

So tutto questo!