28 gennaio, Giornata mondiale dei malati di lebbra

Il 28 Gennaio si celebra la 65^ Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra (GML), voluta da Raoul Follereau per mobilitare le coscienze e gli aiuti per sconfiggere la lebbra nel mondo. Il tema di quest’anno è “mai più ingiustizie-discriminazioni-lebbre nel mondo” vuole essere una presa di posizione forte ed una chiamata all’azione. Diciamo mai più alla lebbra e a tutte le lebbre nel mondo. Mai più persone private della propria dignità, mai più indifferenza.
La lebbra è ancora oggi un problema sanitario importante in vari Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, dove persistono condizioni socio economiche, precarie che favoriscono la trasmissione della malattia. Nel mondo vi sono più di tre milioni di persone con disabilità gravi causate dalla lebbra che richiedono cure quotidiane. Purtroppo, c’è stato un abbassamento della guardia e oggi, in alcuni paesi (tra cui l’India), la lebbra non è più considerata una priorità.
Al primo posto tra i paesi con malati di lebbra c’è proprio l’India (135.485), seguita dal Brasile (25.218) e dall’Indonesia (16.826), la cui somma corrisponde all’83% del totale mondiale. Altri paesi con un numero significativo di persone colpite (superiore a 1.000) sono: Ban-gladesh, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Filippine, Madagascar, Myanmar, Mozambico, Nepal, Nigeria, Sri Lanka, Tanzania.
Ancora oggi ogni 2 minuti una persona nel mondo è colpita dalla lebbra. È fondamentale, perciò, agire con urgenza per evitare che la malattia progredisca e provochi danni irreparabili che portano alla disabilità. I più a rischio sono i bambini: purtroppo le statistiche ci dicono che negli ultimi anni il rallentamento dell’attenzione verso questa antica malattia porta a diagnosi tardive che si riflettono in primo luogo proprio su di loro, i bambini. È una grande sfida: non tiriamoci indietro. La strada è ancora lunga! Mai più indifferenza, mai più, persone siano private della loro dignità.
Michele Carlucci